Perché bisogna camminare ogni giorno: tutti i benefici

Camminare rappresenta un’attività estremamente utile per il benessere dell’organismo in quanto agisce migliorando la funzionalità di organi ed apparati; per sua natura, il corpo umano non è strutturato per vivere in condizioni di sedentarietà, ma per muoversi regolarmente ogni giorno.

Che cosa si intende per camminata

La camminata può venire effettuata con differenti ritmi, in rapporto alle diverse esigenze fisiche e psichiche del soggetto; il presupposto principale che consente di eseguire tale attività fisica è quello della disponibilità energetica.
Ogni volta in cui l’organismo compie un’azione, come appunto camminare, consuma una certa quantità di calorie, precedentemente fornite dall’introduzione degli alimenti.

Si distinguono:
– camminata veloce;
– passeggiata (camminata lenta);
– footing;
– jogging.

Camminata veloce

La camminata veloce è un’attività esclusivamente di tipo aerobico di fitness, caratterizzata dalla modalità del “pendolo invertito”, secondo cui gli arti inferiori seguono un andamento e quelli superiori seguono quello opposto. A paragone di altre attività sportive, questa viene ritenuta blanda, poco intensa e di scarsa efficacia, mentre in realtà si tratta di uno sport che dal punto di vista motorio impegna il corpo secondo diverse attività biomeccaniche, tutte ugualmente efficaci per la salute dell’organismo.

Passeggiata (camminata lenta)

A differenza della precedente, la passeggiata o camminata lenta si realizza in tempi più prolungati e senza alcuno specifico scopo sportivo o terapeutico. Tale attività fisica può essere considerata come una pratica propedeutica alla camminata veloce, in quanto consente l’allenamento del sistema muscolare e cardiovascolare. La passeggiata viene consigliata ad individui affetti da patologie croniche come diabete, ipertensione o enfisema polmonare, e rappresenta la scelta ideale nella terza età.

Footing

Il footing consiste in un’attività fisica che coinvolge gli arti inferiori impegnati in un processo deambulatorio veloce, che conferisce una propulsione meccanica di tutto il corpo. In termini biomeccanici, il footing presuppone un notevole impegno muscolare, superiore a quello sia della camminata veloce che della passeggiata. Tale caratteristica contribuisce vantaggiosamente a migliorare le funzioni metaboliche dell’organismo, incidendo anche sul dispendio energetico e favorendo quindi la mobilizzazione dei pannicoli adiposi.

Jogging

Il jogging viene considerato come una vera e propria forma di corsa, in cui si realizza un impegno continuativo dell’apparato muscolare, delle articolazioni, del sistema polmonare e di quello cardiovascolare. Bisogna allenarsi gradatamente prima di effettuare jogging, in quanto un inizio troppo brusco potrebbe causare degli scompensi funzionali a livello di vari organi.

Benefici della camminata quotidiana

Quali sono i benefici metabolici della camminata

Esercitando costantemente un’attività fisica regolare, purché non sussistano controindicazioni patologiche, si ottiene un miglioramento complessivo della funzionalità dell’organismo. Il presupposto necessario perché la camminata contribuisca a migliorare il benessere è quello della postura, in quanto un corretto assetto posturale permette di migliorare a fitness complessiva dell’organismo.

Per ottenere vantaggi concreti da questa attività sportiva, è necessario camminare almeno un’ora al giorno per cinque giorni alla settimana (se possibile tutti i giorni). In questo modo, l’organismo viene stimolato a potenziare tutte le reazioni metaboliche, migliorando il funzionamento di organi ed apparati.

In particolare, i benefici metabolici che si ottengono in seguito ad una camminata giornaliera sono i seguenti:

  • riduzione dell’ipertensione arteriosa e raggiungimento della pressione sanguigna ottimale;
  • potenziamento della sensibilità insulinica, con successiva prevenzione per l’iperglicemia e il diabete mellito;
  • controllo del peso corporeo e diminuzione di probabilità di ingrassamento;
  • bilanciamento della concentrazione di colesterolo ematico con aumento di percentuale della frazione HDL e diminuzione di percentuale di quella LDL;
  • riduzione della concentrazione di trigliceridi nel sangue;
  • controllo del peso corporeo con tendenza a mantenere il normopeso;
  • riduzione dell’iperuricemia e degli episodi gottosi;
  • riduzione dei potenziali disturbi cardiovascolari, tra cui infarto del miocardio;
  • riduzione dell’incidenza di eventi cerebrali come l’ictus.

Da quanto sopra esposto, si può dedurre come uno degli apparati che risente più efficacemente dei benefici derivanti dalla camminata quotidiana è l’apparato cardiovascolare.
Infatti la funzionalità del miocardio dipende dall’attività delle proteine contrattili presenti a livello del tessuto cardiaco. L’actina e la miosina, presenti nei tessuti cardiaci, esplicano un’attività più efficace in seguito al movimento dell’organismo, poiché a livello biochimico si verifica un potenziamento della loro funzionalità.

Per quanto riguarda l’apparato circolatorio, molti studi clinici sono concordi nell’affermare che l’attività motoria condiziona positivamente i valori pressori, in quanto agisce sulla tonaca muscolare dei grossi vasi sanguigni che in tal modo funzionano in maniera ottimale.

Quali sono i benefici osteoarticolari della camminata

Il principale beneficio derivante dalla camminata giornaliera è relativo alla funzionalità di ossa e articolazioni, infatti la sedentarietà contribuisce a determinare forme di degenerazione del tessuto osseo e cartilagineo, aumentando il rischio di insorgenza dell’osteoporosi. Nella camminata vengono infatti coinvolte quasi tutte le articolazioni del corpo, a partire da quelle degli arti inferiori, degli arti superiori, del collo e del tronco.

La camminata presuppone il movimento di tutto il corpo, che in maniera attiva o passiva caratterizza tale attività fisica. Da alcune analisi epidemiologiche è emerso che individui affetti da patologie a livello delle articolazioni coxo-femorali, dopo un periodo iniziale di peggioramento, hanno mostrato un netto miglioramento funzionale a livello di tali zone corporee.
L’articolazione coxo-femorale è quella porzione del corpo in cui è inserito il femore, un osso fondamentale per la deambulazione.

Quali sono i benefici neurologici della camminata

L’organismo umano è controllato dall’attività del sistema nervoso centrale e di quello autonomo. Mentre il primo presiede a tutti i movimenti volontari e quindi va ad innervare la muscolatura striata, il secondo svolge la funzione di ottimizzare il funzionamento di alcuni apparati, indipendentemente dalla volontà del soggetto.
La camminata agisce positivamente sia a livello del sistema nervoso centrale, sia di quello autonomo, migliorando quindi le condizioni generali di salute dell’individuo.

I benefici neurologici interessano anche il controllo degli stimoli della fame e della sete; è infatti risaputo che una moderata attività sportiva giornaliera contribuisce a perdere i chili in più, proprio in relazione al controllo del centro dell’appetito.
In alcuni casi, tale attività fisica si è dimostrata particolarmente utile nella prevenzione dei fenomeni di degenerazione cerebrale tipici della terza età, come la demenza senile ed il morbo di Alzheimer.
Camminando tutti i giorni si potenziano sia le capacità mnemoniche che l’efficienza mentale.
Un altro beneficio neurologico derivante dalla camminata, è il riequilibrio di intensi stimoli come sete e fame, contribuendo ad evitare la formazione di pannicoli adiposi.

Quali sono i benefici psicologici della camminata

La camminata giornaliera ottimizza le capacità di concentrazione e di apprendimento, soprattutto nella fascia di età sotto i venticinque anni, quando solitamente vengono intrapresi percorsi di studio universitario.
Altri benefici sono:

Riduzione dello stress

Tramite la camminata è possibile scaricare lo stress accumulato allentando contemporaneamente tutte le tensioni emotive ad esso correlate.

Miglioramento dell’umore

In seguito a moderata attività fisica, come nel caso della camminata, l’organismo reagisce potenziando la sintesi di serotonina (l’ormone del buonumore). Quando la concentrazione di tale sostanza nel sangue supera la soglia fisiologica, si verifica un netto miglioramento del tono dell’umore, che solitamente si instaura alla fine della camminata.

Prevenzione dei sintomi ansiosi

In caso di disturbi della sfera emotiva comprendenti ansia o depressione, la camminata contribuisce a minimizzare i sintomi ad esse collegati, mediante la regolazione della sintesi di neuromediatori, come l’adrenalina, noradrenalina e serotonina. Per questo motivo, chi pratica una moderata attività sportiva, risulta meno predisposto all’insorgenza di patologie della sfera emotiva.

Aumento dell’autostima

praticare un regolare movimento incentiva la fiducia in se stessi in quanto provoca un aumento nella sintesi di neuromediatori del circuito limbico, che è quella sezione dell’encefalo che presiede le emozioni e le sensazioni.

Incremento delle energie psicofisiche

Un regolare movimento dell’apparato muscolare e deambulatorio contribuisce a potenziare le energie psicofisiche e la motilità dell’organismo, probabilmente sempre in seguito all’aumento nella produzione di neurotrasmettitori.

Miglioramento della socializzazione

Pur non trattandosi di uno sport di squadra ma di un’attività in solitario, la camminata contribuisce a migliorare i rapporti interpersonali poiché durante il suo svolgimento è possibile incontrare altre persone e affrontare dei tratti di strada insieme.

Quali sono i benefici sulla prevenzione di alcuni disturbi

Camminando regolarmente, viene promosso il corretto metabolismo corporeo, per cui tutti gli apparati funzionano in maniera ottimale. Oltre a quello cardiovascolare di cui si è parlato sopra, anche l’apparato respiratorio può usufruire di notevoli benefici, in quanto durante questa attività fisica di solito gli atti respiratori sono più profondi e quindi, aumentando il volume di aria inspirato, migliora l’ossigenazione del sangue. In tal modo i tessuti possono funzionare in maniera ottimale.

Mediante l’espirazione viene eliminata una maggiore quantità di anidride carbonica, contribuendo a purificare i tessuti da tale sostanza tossica; pertanto nel complesso tutta la funzione respiratoria viene migliorata.

A livello renale la camminata migliora la velocità di filtrazione glomerulare, con un aumento del volume di sangue depurato e della contemporanea eliminazione di sostanze tossiche tramite la minzione. È abbastanza usuale che durante o dopo la camminata, il soggetto avverta la necessità di urinare, proprio in seguito al maggiore volume di urina prodotto.

A livello dell’apparato intestinale, il movimento costante ed effettuato ogni giorno contribuisce a regolarizzare la funzione evacuatoria, con un notevole miglioramento in caso di stipsi cronica.
Nei soggetti diabetici si nota una diminuzione del tasso glicemico del sangue, che tende al valore fisiologico di 100 mg/ml, eliminando anche i pericolosi picchi glicemici post-prandiali.

Tutti i disturbi dismetabolici mostrano un notevole miglioramento in soggetti che praticano costantemente la camminata ogni giorno, poiché il movimento muscolare e la maggiore ossigenazione dei tessuti rappresentano due fattori importantissimi, la cui azione sinergica assicura un miglioramento dello stato fisiologico generale dell’individuo.
Per ottenere tutti i benefici elencati, è necessario camminare ogni giorno possibilmente in ambienti privi di inquinamento atmosferico, acustico e termico, per assicurare le condizioni ideali all’organismo.

4 Comments

  1. claudia mariani 22 Maggio 2017
    • Giuseppe La Barbera 8 Giugno 2017
  2. MARIA GRAZIA 14 Settembre 2017
  3. MARIA GRAZIA 14 Settembre 2017

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