Foglie di fico: proprietà, benefici e come preparare l’infuso

Che cos’è il fico

Grazie ai suoi dolcissimi frutti di consistenza morbida e carnosa e dal sapore particolarmente zuccherino, il fico è una pianta coltivata fin dall’antichità in molte zone del pianeta.
Appartenente alla famiglia delle Moraceae, questo albero può avere due diverse varietà, che sono il fico domestico (pianta femminile) e il fico selvatico, conosciuto anche come caprifico (pianta maschile).

Il vegetale si presenta sotto forma di un albero piuttosto imponente, il cui fusto raggiunge fino ai dieci metri di altezza, caratterizzato da un andamento tortuoso, rivestito da una corteccia grigia con riflessi argentati, da cui partono rami ricurvi con grandi foglie allungate e trilobate o pentalobate, di colore verde scuro.

Quello che viene considerato il frutto della pianta in realtà è un falso frutto o infruttescenza, ricoperta da una buccia molto sottile, all’interno della quale sono contenuti i veri frutti, chiamati acheni, che appaiono come dei piccoli semi immersi nella sua dolcissima polpa.
Il fico domestico appare molto più massiccio di quello selvatico ed è caratterizzato dalla produzione di frutti primaticci chiamati fioroni, che precedono i fichi veri e propri, all’interno dei quali sono contenuti i semi.

Il fico maschile o caprifico ha un aspetto meno imponente, con andamento cespuglioso e la presenza di frutti non commestibili di piccolissime dimensioni.
La pianta del fico offre la possibilità di utilizzare non soltanto i frutti ma anche le foglie.

Benefici delle foglie di fico

Nonostante siano ancora poco conosciuti, i benefici derivanti dall’impiego delle foglie di fico sono numerosi e particolarmente vantaggiosi per l’organismo.
Utilizzate fin dall’antichità per scopi terapeutici, le foglie di questa pianta offrono un valido aiuto in caso di patologie dismetaboliche come il diabete, poiché sono in grado di evitare i picchi glicemici conseguenti all’introduzione degli alimenti.

I principi attivi contenuti nella lamina fogliare potenziano infatti la sintesi dell’insulina da parte delle cellule pancreatiche, aumentando la velocità delle reazioni di assimilazione intracellulare delle molecole di zucchero.
Numerose ricerche scientifiche hanno messo a confronto gruppi di pazienti diabetici sottoposti a cicli fitoterapeutici con infuso di foglie di fico, rispetto ad altri curati unicamente con i farmaci tradizionali.
Dopo alcune settimane di osservazione si è visto che il primo gruppo di soggetti reagiva molto meglio all’attività dell’insulina rispetto al secondo gruppo.

Per quanto riguarda le malattie cardiovascolari, le foglie di fico riducono la loro epidemiologia in quanto diminuiscono la concentrazione dei trigliceridi nel sangue, probabilmente grazie alla loro elevata concentrazione di potassio e di fibre insolubili.

L’attività sinergica di questi due componenti assicura un’attività depurativa dei vasi, evitando la formazione di placche ateromatose, che rappresentano il rischio principale per la genesi di infarto del miocardio e ictus.
Inoltre, gli infusi di foglie di fico consentono una netta diminuzione della concentrazione di colesterolo ematico, e sono pertanto impiegate in casi di ipercolesterolemia derivante da sindromi dismetaboliche.

Gli impacchi con foglie di fico macerate nell’alcol sono estremamente utili per contrastare le contratture muscolari, soprattutto in seguito ad intensi cicli di allenamento sportivo.
In ambito fitoterapico molte pomate miorilassanti vengono realizzate impiegando estratti di foglie di fico, di solito miscelate con glicerina o acido palmitico.

Per mantenere in salute le prime vie respiratorie, eliminando l’ipersecrezione catarrale della laringe e della trachea, è consigliabile bere una tazza di infuso di foglie di fico in acqua bollente, con l’aggiunta di un cucchiaino di miele.
Questo sciroppo svolge un’efficace funzione di espettorante naturale, favorendo l’attività dell’epitelio cigliato localizzato nell’albero respiratorio.

A livello del sistema endocrino le foglie di fico esplicano notevoli proprietà astringenti che ottimizzano la produzione ormonale, soprattutto della tiroide e delle surrenali.
Dato che queste due ghiandole controllano tutto il metabolismo, l’azione benefica delle foglie di fico si traduce in un miglioramento della funzionalità di tutti gli organi, soprattutto per quanto riguarda la produzione energetica.

Grazie alle sue caratteristiche organolettiche, il lattice contenuto nelle foglie di fico inibisce i processi degenerativi delle cellule, rallentando l’invecchiamento e conservando in buona salute i tessuti.

Fino a poco tempo fa, la sostanza biancastra che sgorga dalle foglie di fico staccate dal ramo veniva utilizzata per far cagliare il latte nel ciclo di produzione di numerosi formaggi.
Questo tipo di cagliatura biologica garantisce una procedura assolutamente naturale nella produzione di formaggi che pertanto possono venire mangiati anche da persone intolleranti al lattosio.

Gli utilizzi del latte di foglie di fico non si esaurisce soltanto a questo aspetto ma riguarda anche l’applicazione topica su ferite, ulcerazioni o anche irritazioni cutanee causate da processi di cicatrizzazione.
In alcune preparazioni fitoterapiche vengono miscelate le foglie di fico finemente triturate con il latte da esse derivato, fino ad ottenere un composto cremoso e piuttosto denso, il cui impiego si è rivelato particolarmente efficace su pelli sensibili e delicate. Infatti, trattandosi di una preparazione completamente naturale, non contiene coloranti nè conservanti di sintesi e come tale è ben tollerata a livello organico.

Le foglie di fico non sono soltanto commestibili ma anche terapeutiche, soprattutto per la salute del cavo orale: utilizzando il loro infuso è possibile alleviare le infiammazioni gengivali e il dolore ai denti derivante da processi cariogeni.
Tali proprietà curative dipendono da alcune sostanze ad azione antinfiammatoria contenute all’interno di foglie e steli della pianta di fico.

Grazie all’elevata percentuale di flavonoidi presenti all’interno delle foglie di fico, esse sono in grado di svolgere una benefica attività antiossidante verso i radicali liberi, migliorando l’attività del sistema immunitario, soprattutto durante i cambi climatici di stagione.

Le tisane a base di foglie di fico sono adattissime nella prevenzione delle malattie da raffreddamento ed in particolare delle tonsilliti e tracheiti, dato che i fitocomplessi contenuti al loro interno rinforzano le difese immunitarie nei confronti di germi patogeni inseriti attraverso le vie aeree superiori.
La riduzione dello stress ossidativo cellulare si conferma un ottimo rimedio nei confronti di numerose malattie del ricambio, la cui comparsa è accompagnata di solito da una sintomatologia piuttosto sfumata ma con tendenza a cronicizzarsi.

Ruolo terapeutico delle foglie di fico nella cura del diabete

L’infuso delle foglie di fico trova largo impiego per abbassare il livello della glicemia nel sangue. Da tempo questo vegetale viene considerato il più potente antidiabetico naturale in quanto è in grado di modulare la concentrazione della glicemia senza intervenire con farmaci di sintesi.
L’azione stabilizzante sulla concentrazione ematica degli zuccheri prodotta dalle foglie di fico è strettamente correlata alla loro azione diuretica, poiché stimolando l’attività renale migliorano anche il fenomeno della filtrazione del sangue.

In questo modo viene garantita un’omeostasi metabolica, sia per quanto riguarda la glicemia che il bilancio idrico-salino.
Fin dall’antichità alle foglie di fico venivano attribuite proprietà taumaturgiche, proprio sul controllo della glicemia.
Per ottenere risultati efficaci, è consigliabile utilizzare foglie di fico essiccate e sminuzzate, fatte bollire in acqua zuccherata per almeno dieci o quindici minuti.

Il decotto così ottenuto può essere bevuto due o tre volte al giorno dopo i pasti, per garantire un corretto svolgimento del metabolismo glucidico.
L’unica precauzione da valutare in caso di diabete insulino-dipendente è quella di controllare periodicamente la glicemia nel sangue, poiché potrebbero crearsi delle azioni antagoniste tra i principi attivi contenuti nelle foglie di fico e l’insulina secreta dal pancreas.
In ogni caso è possibile bere tisane a base di foglie di fico anche come blando diuretico, in quanto la sua azione sui tubuli renali si realizza in maniera sinergica con l’attività ipoglicemizzante.

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