Perché spesso una madre nasconde il proprio dolore

Una mamma non vuol vedere il proprio figlio soffrire. Ecco perché spesso una mamma nasconde il proprio dolore al figlio, per non farlo preoccupare o spaventare. Non sempre le cose tenute nascoste sono “fisiche” ma può trattarsi semplicemente di emozioni e pensieri che potrebbero turbare l’altra persona. 

Una mamma nasconde il dolore in diverse occasioni e in questo articolo analizziamo quali sono e perché lo fa. 

1. La sofferenza del parto

Quasi tutte le donne riescono a parlare della sofferenza fisica del parto. E’ qualcosa di oggettivo, che capita a tutte e che sicuramente nessuno metterà in discussione e non è materia di giudizio.

Il parto però nasconde anche un altro tipo di sofferenza, quello emotivo. Durante la gravidanza ma soprattutto dopo, possono nascere sentimenti contrastanti, spesso nato dal ritenersi incapaci per rivestire il nuovo ruolo. Sensazione data soprattutto perché è una nuova avventura. Questo è un dolore del quale la madre difficilmente parlerà al figlio e spesso la tiene nascosta anche a tutti gli altri, pure a se stessa.

2. I momenti di pianto ci sono

Perché non dimentichiamolo, la mamma è prima di tutto una donna. Perciò, sia nelle fasi più delicate della gravidanza e del parto, sia nella vita di tutti i giorni quando il figlio è grande, può avere momenti di pianto e di tristezza. Spesso le lacrime vengono nascoste agli altri per non condividere il proprio dolore e tutelare così le persone che si amano. 

3. La preoccupazione è una costante

Una mamma sarà sempre preoccupata per il figlio, piccolo o grande che sia. Diventare genitore significa anche prendere la consapevolezza che il figlio diventerà grande e un giorno si allontanerà, questo preoccupa e spaventa la madre che però non ne parla con il figlio perché sa quanto è importante che diventi autonomo e libero, non condizionato da ciò che i genitori vogliono.

4. Mettersi in disparte

Alcune fasi della vita del figlio richiedono tutta la presenza possibile della madre e del padre. Tutta l’infanzia per esempio. Già con l’adolescenza, dove la guardia non deve essere abbassata, occorre però mettersi un po’ in disparte e concedere qualche libertà in più.

E’ il momento in cui il figlio inizia a creare le proprie basi di persona adulta e deve sentirsi in grado di prendere le decisioni in autonomia. Per un genitore è difficile vedere il figlio sbagliare e questo provoca dolore, però sa bene che non può intromettersi di tutto e che deve permettergli di sbagliare e perciò crescere. 

5. Quando il figlio sta male fisicamente o emotivamente

Per la madre questo è fonte di grande dolore. Non importa quanto piccola è la questione, una mamma soffre nel vedere il dolore del figlio. Ma lo nasconderà per far forza a lui. 

6. Quando manca qualcosa in casa

Come il cibo o i soldi, la madre e il padre faranno di tutto per nascondere la cosa al figlio e faranno in modo anzi che non gli manchi mai niente. Questo non significa che è facile, richiede un grande sforzo ed è una prova d’amore immensa. 

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