Helma Wardenaar, maestra di Chicago si carica l’alunna disabile sulle spalle per portarla in gita

Difficile pensare di fare un’escursione nel bosco se non si riesce a camminare perché costretti su una sedia a rotelle. Almeno fino a quando una insegnante americana non ha escogitato il modo di portare con sé un’alunna che fa uso della carrozzina per disabili sin dalla nascita. Doveva essere una normale gita scolastica in campeggio e invece l’originale trovata di questa insegnante è finita sui principali telegiornali americani e sulle pagine di cronaca.

Alla fine dell’anno scolastico un istituto americano di Chicago ha organizzato una gita alternativa in campeggio e fin qui niente di speciale, perché ormai non è affatto nuova l’iniziativa di portare i bambini a stretto contatto con la natura e lontano dai rumori della città. Peccato che all’avventura avrebbe voluto partecipare anche Maggie, una bellissima ragazzina che si sposta in sedia a rotelle perché affetta sin dalla culla da una rara forma di paralisi cerebrale.

In casi simili succede che la ragazzina resti a casa o a scuola, mentre i suoi compagni vanno tranquillamente in gita scolastica. Questa volta la tenacia e il coraggio di una insegnante di Chicago hanno avuto la meglio. Direttrice dei servizi scolastici dell’Academy For Global Citizenship of Chicago, Helma Wardenaar è anche l’insegnante di Maggie.

Fra alunna e insegnante si è instaurato con il tempo un legame molto speciale dal momento che si conoscono sin dalla nascita della bambina. Di fronte alla possibilità che anche questa volta Maggie restasse a casa e non partecipasse alle attività extrascolastiche della classe, l’insegnante si è rimboccata le maniche prima della partenza e ha cominciato a pensare ai modi per portare Maggie in gita con sé.

Una gita scolastica nel bel mezzo della natura dev’essere un’avventura eccitante, specialmente per i bambini che vivono in una città così popolosa e caotica come Chicago. Non a caso gli alunni si sono mostrati entusiasti fin da subito, compresa la piccola Maggie che ha espresso il desiderio di prendere parte a questo trekking scolastico. Ad accontentarla non ci poteva essere che la sua insegnante di sempre.

Helma ha preso in esame tutta una serie di ipotesi per trovare il modo di condurre Maggie con sé, fino a quando il babywearing non le ha fornito una risposta soddisfacente. È un termine intraducibile in italiano ma che tutte le neo-mamme conoscono. Si tratta semplicemente dell’arte di portare i neonati in braccio per mezzo di fasce e marsupi portabebè. Pratica antica e molto diffusa in Africa, negli ultimi tempi il babywearing è stato riscoperto anche in Italia.

Il problema in questo caso è che Meggie non è una neonata e portarsela a tracolla o a spalla non dev’essere affatto un gioco da ragazzi. Ebbene, fortuna vuole che la sua insegnante Helma, oltre che caparbia, sia anche alta e corpulenta. Così l’idea ha preso piede e si è sviluppata fino a concretizzarsi poco prima della partenza per la gita scolastica nel bosco.

Helma si è procurata uno zaino da trekking così robusto da sopportare il peso di Maggie e al tempo stesso sufficientemente comodo perché entrambe potessero vagare per il bosco e godersi l’escursione. La pervicace insegnante è riuscita a portare la ragazzina in campeggio, caricandosela letteralmente sulle spalle. Le foto che hanno fatto il giro del mondo testimoniano anche di come Maggie si sia sistemata in tenda e di come la sua insegnante Helma non si sia tirata indietro neanche al momento di guadare piccoli corsi d’acqua o camminare sul tronco di un albero.

A giudicare dalle foto che ritraggono la coppia di escursionisti, pare proprio che Helma non si sia risparmiata e abbia voluto che Maggie seguisse tutti gli itinerari e provasse tutte le emozioni del resto della scolaresca. È il caso di dire che mai zaino per il trekking si sia rivelato così utile, come in occasione di questa speciale gita scolastica in campeggio. La generosità e la tenacia dell’insegnante sono state premiate con la rilevanza mediatica che ha avuto la notizia su entrambe le sponde dell’Atlantico.

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