I benefici dei limoni fermentati per la nostra salute

Sta crescendo anche in Italia l’interesse per i limoni fermentati, una ricetta che affonda le sue radici nella tradizione gastronomica indiana, marocchina e di altri Paesi nordafricani, dove si prestano a molti usi e sono considerati un vero toccasana per la salute.

I limoni fermentati non sono altro che limoni messi a macerare nel sale grosso. La fermentazione mantiene le proprietà nutrizionali del frutto e pare addirittura che ne potenzi l’efficacia. Questo antico metodo di lavorazione esalta i profumi del limone e ne intensifica il sapore, rendendolo un po’ salato e penetrante ed eliminando la forte acidità. Inoltre prolunga il periodo di conservazione dei limoni, accentuandone le proprietà e il gusto.

Questo insolito ingrediente può essere aggiunto a tantissime pietanze, conferendo loro un tocco esotico e un gusto davvero particolare. Oltre ad essere utilissimo in cucina, può essere sfruttato per i suoi effetti benefici sulla salute e sulla bellezza: facilita la digestione, regolarizza l’intestino, accelera il metabolismo e cura le impurità della pelle.

I limoni in salamoia si possono trovare già pronti nei negozi specializzati, ma molte persone preferiscono prepararli a casa conservandoli in una giaretta. Andiamo a scoprire quali sono i benefici dei limoni fermentati per la nostra salute.

Benefici dei limoni fermentati

Il limone è un importante alleato per la nostra salute: è ricco di vitamina C e flavonoidi, contiene degli acidi che rivestono un ruolo chiave nell’ambito del metabolismo, è utile a scopo digestivo ed è un frutto dalle proprietà antisettiche, astringenti e toniche. Esercita inoltre una potente azione antiossidante, cioè è in grado di impedire che i radicali liberi danneggino le nostre cellule. Sembra che la fermentazione lattica, oltre a permettere di conservare il frutto più a lungo, possa aumentare le sue proprietà nutrizionali, arrivando a moltiplicare gli effetti benefici per l’organismo.

In passato gli alimenti venivano fermentati per prolungare il periodo di conservazione e arricchire i cibi di nuovi sapori e aromi, ma questo metodo offre dei vantaggi anche ai giorni nostri. Il processo di macerazione conserva le sostanze nutritive dei limoni, rendendoli più digeribili. Difatti stimola la crescita dei batteri lattici, che nutrono il microbiota intestinale e giocano un ruolo fondamentale nel mantenimento di una barriera intestinale efficiente. Anche il sistema immunitario ne giova, perché si basa in gran parte sull’equilibrio della flora batterica.

I limoni fermentati sono ricchi di potassio, e aiutano quindi ad abbassare la pressione. Sono anche un valido rimedio contro la glicemia alta e hanno una funzione disintossicante e depurativa. Sebbene molti pensino che il limone sia un frutto acidificante, in realtà, quando viene assimilato, rende alcalini sangue e tessuti grazie alla presenza di sodio e potassio che, a seguito dei processi metabolici, si trasformano in bicarbonato. Le tossine e le scorie metaboliche presenti nell’organismo vengono eliminate più facilmente in un ambiente alcalino.

I limoni sotto sale sono fonti supreme di vitamina C, implicata nella produzione di collagene, e contribuiscono quindi a rendere la pelle più elastica, giovane e lucente. Possono anche essere utilizzati per curare le impurità della pelle.

Limoni fermentati: come si utilizzano

I limoni fermentati vanno prelevati con un cucchiaio. Una volta tolti dal barattolo, bisogna eliminare la polpa, che durante il processo di macerazione con il sale si sarà molto ridotta. Infatti dei limoni in salamoia si usa la scorza, che grazie alla fermentazione assume un profumo potentissimo. In genere la buccia si taglia a dadini o a striscioline sottili e si aggiunge ad una serie di ricette. Si può anche passare nel mixer in modo tale da ottenere una crema.

I limoni sotto sale si sposano bene con molte pietanze e possono trasformare i tuoi piatti in qualcosa di davvero speciale perché conferiscono un sapore insolito ed esotico. Non a caso, li usano anche gli chef stellati. Si utilizzano, ad esempio, per aromatizzare l’hummus di ceci e le zuppe di legumi, per condire l’insalata e le verdure, sia crude che cotte, e per insaporire il tajine, una pietanza a base di carne o pesce in umido tipico della cucina nordafricana.

Nell’esecuzione delle varie ricette, occorre regolarsi con il sale perché i limoni fermentati sono molto salati. Molti cuochi suggeriscono di sciacquarli un po’ prima dell’uso per eliminare il sale in eccesso. Anche se di solito la polpa viene scartata, c’è chi la spreme in un colino e utilizza il succo nelle preparazioni calde.

Ricetta dei limoni fermentati

Per preparare i limoni fermentati non è necessario essere abili cuochi, ma sono richiesti ingredienti di ottima qualità: i limoni devono provenire da agricoltura biologica ed avere la buccia spessa, visto che è la parte utilizzata. È consigliabile usare sale marino integrale senza iodio aggiunto, che potrebbe complicare il processo di fermentazione.

Ingredienti

  • limoni biologici
  • sale marino integrale grosso

Occorrente

  • un barattolo di vetro a chiusura ermetica abbastanza capiente
  • un pressello oppure un vaso un po’ più piccolo che passi per l’imboccatura

Preparazione

Per prima cosa lava bene i limoni con acqua e bicarbonato in modo da eliminare tutte le impurità e asciugali accuratamente con della carta assorbente o con un canovaccio pulito. Usa un coltello affilato per spuntare le estremità del limone.

Fatto ciò, sulla sommità del limone pratica un’incisione a X piuttosto profonda che arrivi a tagliare anche la polpa, ma senza affondare il coltello fino in fondo, in modo tale che i quattro spicchi rimangano ancora attaccati alla base del frutto.

A questo punto, inserisci un cucchiaio di sale grosso all’interno di ciascun limone e strofinalo anche sulla buccia. Raccogli il sale in eccesso in una ciotola, così da poterlo recuperare per i limoni successivi. Prendi il vaso di vetro sterilizzato e copri il fondo con il sale. Man mano che sali i limoni, inseriscili nel vaso, premendoli bene sul fondo affinché rilascino il loro succo. Volendo si può aggiungere qualche spezia alla salamoia (peperoncino, curcuma, aglio, pepe, ecc.).

Colma la spazio tra i limoni con un altro po’ di sale grosso. Al termine della salatura, schiaccia molto bene i limoni, premendoli più che puoi in modo che rilascino la salamoia. Il succo dovrà sommergere completamente i limoni.

Inserisci nel barattolo un pressello o qualcosa di simile, come un vasetto riempito d’acqua, che tenga schiacciati i limoni.

Chiudi il vaso e riponilo in un luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce. Lascia fermentare i limoni per 3-4 settimane, assicurandoti che siano sempre coperti dal succo. Dopo questo periodo, la polpa si sarà disintegrata e la buccia si sarà ammorbidita, acquisendo un sapore speciale, inconfondibile.

One Response

  1. Loredana 26 Giugno 2017

Leave a Reply

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.